Tuesday, January 05, 2010

Intervistata Paola Mara De Maestri

1. Chi e` Paola Mara De Maestri dal lato professionale oggi?

Professionalmente sono un’insegnante di scuola primaria. Nella scuola “A. Racchetti” di Sondrio ed ora nella scuola primaria “Don Ugo Sansi” di Regoledo, indipendentemente dalle discipline d’insegnamento che mi sono state assegnate nel corso degli anni, ho avuto la possibilità di occuparmi di poesia. Per cinque anni ho avuto modo di seguire l’organizzazione di un Concorso per le scuole primarie con le colleghe del Progetto Poesia e successivamente con l’esperienza che sto continuando ancora oggi con un Laboratorio Poetico per i bambini, un intreccio tra poesia, arte figurativa e musica.

2. Il viaggiare, gli incontri con altri poeti italiani e stranieri, la lettura, internet. Quanto sono importanti tali aspetti nella sua vita?

Internet è una straordinaria finestra sul mondo. Agevola in maniera esponenziale contatti e scambi con persone di ogni genere, permette di acquisire informazioni, approfondire conoscenze e di leggere svariati testi, senza contare l’opportunità impagabile di farsi conoscere. Utilizzo internet quotidianamente, per svolgere ricerche, per comunicare e coltivare rapporti anche con poeti tramite le mail e le chat. Le conoscenze e gli scambi che riesco a realizzare in tutto il mondo sono fondamentali per tutte le mie attività.

3. Come entra la poesia in tutto questo?

Per la poesia internet è un veicolo privilegiato, in quanto consente una rapida diffusione dei testi e anche una certa visibilità. Ci sono numerosi siti personali e portali che hanno spazi appositi dedicati ai versi anche di poeti esordienti o emergenti. Poi si possono trovare concorsi letterari e iniziative di case editrici e associazioni. Personalmente utilizzo internet sia per la ricerca di poesie per la scuola, per aggiornarmi su tutto quello che succede sulla poesia nel mondo, per la mia attività artistica e per la Bottega Letteraria de ‘l Gazetin. Con il Laboratorio Poetico del Circolo Culturale Filatelico Numismatico Morbegnese poi organizzo diverse iniziative anche con Associazioni estere e quindi la rete mi consente di mantenere ed alimentare i rapporti, come è successo con l’Associazione dei Poeti Maltesi.


4. Quando scrive una poesia lei sceglie uno stile conscio, libero e moderno, o preferisce lo stile tradizionale? Quali sono i limiti e i vantaggi di chi sceglie uno o l’altro stile?

Ci sono delle tecniche per apprendere la scrittura che vengono spesso utilizzate anche a scuola. Queste appartengono alle esercitazioni linguistiche. Una poesia può essere scritta seguendo un certo stile e anche delle regole, come le rime ecc. Non bisogna però a mio avviso curare esclusivamente il lato estetico, che pure è importante per poter raggiungere l’altro, ma occorre occuparsi maggiormente del contenuto e quindi del senso profondo del testo. Se si riesce a sposare la musicalità della parola e il messaggio si raggiunge un risultato apprezzabile. Personalmente scrivo in versi liberi. A volte utilizzo le rime, ma piuttosto raramente. Non voglio utilizzare schemi preconfezionati per la mia scrittura. Ritengo sia una questione personale la scelta di uno stile moderno o tradizionale, quindi i limiti e i difetti sono soggettivi. Privilegiando la scrittura libera la ritengo più spontanea e genuina.


5. Paola Mara De Maestri è attaccatissima al suo paese che si trova in montagna vicino alla frontiera con la Svizzera, in provincia di Sondrio. Quali sono gli aspetti che la colpiscono di più in questo ambiente e come viene riflesso nelle sue poesie?

L’attaccamento che nutro per la terra che mi ha dato i natali è autentico e molto radicato, nonostante io non sia al cento per cento Valtellinese. Da parte di madre ho anche origini friulane. La montagna è un tema a me profondamente caro in quanto Valtellinese, nata tra le Alpi, abituata a svegliarmi ogni mattino guardando quegli eterni monumenti naturali che ogni giorno mi appaiono sotto una luce diversa. L’atmosfera sembra sempre nuova. Le montagne hanno sempre qualcosa da raccontare, da svelare, da insegnare e anche se mutano i paesaggi e i contesti, da sempre sanno infondermi un senso di sicurezza e tranquillità unici. Non per niente le ho paragonate in un altro mio componimento anche a “profili di madre” e spesso nella mia poesia le montagne sono metafora di elevazione spirituale (come ha commentato la poetessa Donatella Bisutti nella prefazione del mio libro Il pane di sorriso).Viaggiando parecchio ho avuto modo di vedere paesaggi straordinari e culture diverse, ma ogni volta che faccio ritorno a casa mi rendo conto di quanto sia fortunata a vivere in questo straordinario ambiente di montagna. Sondrio è considerata da anni, tra le province italiane, ai primi posti nelle graduatorie nazionali sulla qualità di vita.

6. Lei oggi e` anche una poetessa affermata. Perché la necessità di pubblicare quello che uno ha scritto? Quali sono i ruoli del libro e di internet in questo riguardo?

Ho iniziato a scrivere giovanissima (nel 2010 festeggio 25 anni di poesia) ed ho tenuto i miei componimenti per diversi anni solo per me stessa e pochi amici. Scrivere per me è un’esigenza “fisiologica” oltre che spirituale e intima. Poi pian piano mi sono aperta agli altri, ho inviato alcune poesie a giornali e riviste, ed ho notato che venivano pubblicate. Ho partecipato ad alcuni concorsi ottenendo riconoscimenti, primo fra tutti “I giovani incontrano l’Europa” indetto dalla Rai nel 1991 e nel 2001 ho dato alle stampe il mio primo libro. Ho conosciuto poi Enea Sansi, direttore de ‘l Gazetin e si è aperta una fitta e proficua collaborazione che dura tutt’oggi. La scoperta di internet ha rivoluzionato la mia vita, anche dal punto di vista artistico. Non solo si ha la possibilità di incontrare altri con la stessa passione, ma si possono trovare concorsi, editori, occasioni. La poesia è anche comunicazione e in quanto tale ha bisogno di essere diffusa, per questo quando raggiungo un certo numero di componimenti li raccolgo in pubblicazioni. Da una decina d’anni ho un sito personale (www.paolamara.it ), sul quale è possibile trovare le informazioni artistiche che mi riguardano e anche collegamenti e segnalazioni con altri siti e portali.

7. Oggi stanno uscendo anche varie antologie poetiche multilingue. Quale potrebbe essere la ragione dietro tutto questo?

La poesia non ha confini e per fortuna. Indubbiamente a volte la traduzione “ruba” l’essenza della parola e la musicalità dell’opera. Ciò non toglie che sono giunti a noi travolgenti capolavori di autori stranieri. Le antologie in più lingue sono utili appunto per conoscere poeti di culture diverse, come scambio culturale e arricchimento personale.

8. Come insegnante lei ha anche familiarità con il mondo dei bambini. E’ stata anche centrale nell’incoraggiare questi ultimi a scrivere poesie tramite incontri faccia a faccia con poeti affermati e tramite l’organizzazione di concorsi appositi. Cosa ne dice a questo riguardo? Quanto e` importante il legame tra poesia, musica e disegno in questo caso?

La poesia è molto vicina ai bambini, secondo la mia esperienza. Fin dalla più tenera età i bambini entrano in contatto con la parola poetica grazie alle ninnananne, alle letture di filastrocche da parte dei genitori e dei nonni. A scuola bisogna continuare a stimolare il bambino che è naturalmente interessato coinvolgendolo con attività specifiche, incontri con autori e concorsi. Per quanto riguarda i concorsi però bisogna far capire che l’importante è impegnarsi, non necessariamente vincere. Infatti, la scelta dei testi è a discrezione di una giuria, che a seconda dei suoi componenti può essere orientata in un modo o in un altro. La poesia consente loro di potersi esprimere e di sviluppare la propria creatività. Ci sono diverse attività da proporre come osservare un dipinto può facilitare la scrittura poetica o ascoltare una musica. La parola poi ha già una sua sonorità e la figura di suono più conosciuta e amata dai bambini è la rima. A mio avviso anche nell’insegnamento scolastico, oltre alle attività ludiche ed estetiche, la poesia deve essere vissuta come canale privilegiato per promuovere l’espressività, anche attraverso il connubio con la musica e il disegno, e la riflessione sui contenuti. Per gli alunni delle medie e delle superiori abbiamo organizzato come Laboratorio Poetico del Circolo Culturale Morbegnese lo scorso anno scolastico un’iniziativa per far conoscere i poeti locali con la lettura dei loro libri. Progetto che è servito ad avvicinare i ragazzi alla cultura poetica locale e in molti casi a far scoprire la bellezza della poesia per la prima volta.

9. Lei ha anche diretto e collaborato nella pubblicazione di varie antologie poetiche co-autorate e anche internazionali, inclusa una con l’Associazione dei Poeti Maltesi. Tali progetti vengono apprezzati dal lettore in generale?

Ho iniziato ad occuparmi degli altri poeti dapprima con la Bottega Letteraria de ‘l Gazetin, poi con l’ideazione e la cura di concorsi e pubblicazioni per la Comunità Montana Valtellina di Morbegno e per la Casa Editrice Giulio Perrone di Roma. Ora da un paio d’anni con il Laboratorio Poetico del Circolo Culturale Morbegnese organizzo, con altri componenti del Circolo Culturale che si sono appassionati alla poesia. Faccio questo in quanto come autrice ho vissuto in prima persona le difficoltà a pubblicare e quindi ho pensato di fare qualcosa di utile per gli altri poeti. Mi dedico alla poesia con passione e riconoscenza in quanto sono convinta che “La poesia salva la vita”, come sostiene nell’omonimo libro la grande scrittrice Donatella Bisutti. Devo dire che qualche apprezzamento lo ricevo, anche se forse non tutti si rendono conto che quanto faccio con le mie varie iniziative è esclusivamente volontariato. Certo il tempo che dedico agli altri lo faccio senza nulla a pretendere da nessuno, ma forse a livello sociale ed istituzionale andrebbero maggiormente riconosciuti i meriti di chi spende tanto del suo tempo per la collettività. Io sono sinceramente molto grata alle persone che mi aiutano e mi sostengono nei miei progetti, anche loro volontari. Riconosco però che tra gli artisti non sia facile superare le barriere dell’individualismo, collaborare o riconoscere i meriti altrui.

10. La vera poesia e` universale. Eppure c’e` qualcosa che fa sì che la poesia scritta da una poetessa differisca da quella scritta da un poeta. Come reagisce a tale affermazione?

Le donne e gli uomini hanno esperienze e sensibilità diverse. Storicamente sono gli uomini che hanno avuto maggiore accesso agli studi e alle arti, mentre le donne, anche se meritevoli, non avevano la possibilità di emergere. Nel campo poetico direi che al giorno d’oggi le donne abbiano recuperato, visto il numero di poetesse e i due mondi, quello maschile e femminile, si sono avvicinati. Al di là delle possibili differenze legate al genere, io ritengo che la scrittura poetica vada valutata caso per caso. Ci sono esempi in campo musicale di testi straordinariamente allineati al vissuto e al sentire femminile scritti da uomini e interpretati da donne come ad esempio le splendide “Almeno tu nell’universo”composta da Bruno Lauzi e cantata da Mia Martini e “Quello che le donne non dicono” scritta da Enrico Ruggeri cantata da Fiorella Mannoia.

11. Paola Mara De Maestri crede di piu` nella poesia scritta solo come espressione artistica e estetica, o anche nella poesia che deve avere un messaggio particolare, soprattutto positivo?

Innanzitutto la poesia è comunicazione e in quanto tale deve riuscire a far breccia nel lettore, suscitando sensazioni, emozioni, riflessioni ed evocando ricordi. Poi la poesia a mio avviso ha una funzione importante anche a livello sociale, per questo deve contenere anche messaggi positivi. Questo non sempre è facile da ottenere in quanto a volte nei suoi componimenti lo scrittore esprime stati d’animo negativi o affronta tematiche sociali di particolare impatto emotivo. Io nelle mie poesie, anche quando descrivo situazioni estremamente dolorose come le guerre, le problematiche femminili, la condizione dell’infanzia, cerco di inviare messaggi di speranza, facendo notare che migliorare le cose è possibile. Occorre un po’ più di impegno da parte di tutti.

12. Quali sono i sacrifici ma anche le soddisfazioni riguardo la pubblicazione de LA BOTTEGA LETTERARIA? Com’e` nata l’idea e quali sono stati gli sviluppi durante questi anni della sua pubblicazione? Cosa dice della sua esperienza con TellusFolio e ’l Gazetin?

L’incontro con Enea Sansi, direttore de ‘l Gazetin e di Tellusfolio, è stato del tutto casuale. Ho ricevuto a casa una delle copie che ogni tanto vengono inviate per promozione de ‘l Gazetin e ho letto un articolo che riguardava la poesia. Ho contattato la redazione tramite email e da lì poi ho continuato la corrispondenza con Enea, finchè ci siamo incontrati personalmente ed è iniziata una fitta e proficua collaborazione che continua tutt’oggi. Dopo un anno che collaboravo con il giornale ho proposto ad Enea un inserto interamente dedicato alla poesia ed è nata la Bottega Letteraria, in quanto avevo percepito l’esigenza in provincia di avere un “luogo” d’incontro e di scambio tra i vari autori. Ora la Bottega Letteraria ha anche uno spazio in rete. Sono contenta del lavoro svolto finora (nove anni di attività nel 2010) in quanto ho avuto modo di intervistare personaggi illustri del panorama letterario contemporaneo ( Roberto Piumini, Donatella Bisutti, Daniela Marcheschi, Maurizio Cucchi ecc.) e perché ho pubblicato diversi artisti locali. Certamente realizzare l’inserto comporta un certo impegno e per questo continuo a chiedere incessantemente il contributo dei lettori per offrire sempre un servizio migliore. Per ‘l Gazetin poi continuo a scrivere mensilmente articoli di vario genere e anche per Tellusfolio (in particolare mi occupo di “Si, viaggiare” e della Bottega Letteraria online). Queste collaborazioni mi richiedono tempo ed energie, in quanto bisogna rispettare anche delle scadenze in particolare per l’uscita del mensile. Però spendo volentieri quello che posso, sperando di fare qualcosa di utile. Sono riuscita poi dopo un certo periodo di praticantato e un certo numero di articoli a ottenere anche la qualifica di pubblicista, con l’iscrizione all’ordine dei giornalisti della Lombardia.

13. Com’e` dal punto di vista umano? Come trascorre una sua giornata normale?

Le mie giornate non sono sempre uguali, in quanto gli appuntamenti sia personali sia in campo lavorativo le rendono diverse. Normalmente al mattino sono al lavoro a scuola e quando sono previste delle riunioni capita di rientrare anche al pomeriggio. Il lavoro d’insegnante poi non finisce con il termine delle lezioni, in quanto ci sono da programmare le attività, correggere quaderni e verifiche e dato che si lavora in team ci sono verbali e progetti da stilare e aggiornare. Ci sono periodi più impegnati e altri, in particolare i mesi estivi, nei quali essendo in ferie dalla scuola riesco a gestire meglio il tempo, anche per le mie attività di volontariato e per i viaggi. Viaggiare è molto importante per me in quanto mi consente di arricchire il mio bagaglio culturale e di crescere a livello umano. Visitare realtà diverse, vedere usi e costumi differenti, mi permette di apprezzare maggiormente quello che ho la fortuna di avere e mi spinge a fare di più per il prossimo.
Per poter ogni tanto avere del tempo libero o per potermi godere qualche giorno vacanza e viaggiare, devo spesso lavorare anche di domenica o fino a sera tardi. Il minimo comun denominatore di tutti i giorni dell’anno è la poesia. Non c’è giorno che non pensi almeno una volta alla poesia, parte integrante e insostituibile della mia esistenza.

Patrick Sammut

Md. Tauheed Ahmad - Poetry from India


POETRY AGAINST SMOKING

Some months ago Dr. Md. Tauheed Ahmad sent me an e-mail asking me to send him some of my poems for him to read. He had just read Teresinka Pereira's interview with me on MOON LIGHT OF COREA International Literary Art Magazine, published and edited by poet Baek, Han-Yi (e-mail: hangchon@hanafos.com ). On that occasion he also sent me a pdf file with his poems, entitled POETRY TO COMBAT TOBACCO (2009), a collection of 14 poems against tobacco and smoking. I got to read these beautiful poems some days ago and immediately understood their importance. POETRY TO COMBAT TOBACCO has an introduction by Dr. Jack Coulehan* , MD, MPH, and sketches by Mr. Izharul Haq and the author himself.
Following are some of the mentioned poems:

THROAT

THROUGH A bore
In my wind-pipe
My lungs are filled.

Friends find time
They come nose-wrapped
To overcome the stink
Or may be they are ashamed
Having introduced me to Smoke
And themselves later-on quit.

We four were the company
Through the idyllic years
When there wasn't any moment for thought
And there weren't any fears.
I knew the harms -
They raised my arms!
All reveled in ash and smoke.

My throat lay today
Amongst the pathologist's stuff.
Didn't I have my voice
When offered the first puff?


FREE TO CHOOSE

THEY PROBED his failing strength
And endurance
And unearthed smoke.

Put on regime
He only made promises
Perhaps he was not the mould.

The coach got measured
His cotinine levels.

Now, he is damned to sit out
And he is free to choose!

TEARS ARE COSTLY

YEARS BACK when she held
My finger on lazy walks
It meant all universal
Protection to her.

Now, as her grown hands
Sandwiched my frame
We thought of those old
And secure times.
We wept and smiled
And smiled and wept
We hugged and kissed
And wept and wept.

Though doctors had
Declared my fate
It seemed I had got
A permanent solace.

Still, her tears seemed
To be accusing me.
Craving, bereavement
And that guilt-feeling.

For tears there is a time
Ages back I was told
And my priorities now
Were imbibing salt.

The last conscious-bye
Under artificial lights
Adds to my tragedy
Cosmic heights.

Tenses conclude
A sorry note
Tears are costly
And so is Smoke.

A short bio note:

Md. Tauheed Ahmad is a physician specializing in community medicine and epidemiology. His first collection of poems The Timeless Epitaph and other new poems was published in 2006. He is the founder-President of Healthwize, which is involved especially in the areas of tobacco-control and other aspects of chronic diseases control. He is a Fellow of International Union Against Cancer (UICC).

Sunday, January 03, 2010

Kumment dwar l-antologija poetika ZIFEF U RWIEFEN (2008)

Kont qed inqalleb fil-blog tal-poetessa u kittieba Therese Pace u ltqajt ma' dan l-apprezzament li kienet kitbet dwar il-gabra poetika Zifef u Rwiefen (2008) li kont hrigt flimkien mal-poeta zaghzugh habibi, Stephen Cachia. Il-kumment huwa ta' Gunju 2008:

ŻIFEF U RWIEFEN-Antoloġija ġdida

Naħseb li mhux b’kumbinazzjoni ngħatat dan l-isem.
Żifef u Rwiefen (ISBN 978-99932-0-600-2) hija antoloġija bil-Malti u bl-Ingliż ta’ żewġ poeti kontemporanji Patrick Sammut u Stephen Cachia li fiha tħaddan żifef ta’ ottimiżmu u rwiefen ta’ krib muġugħ tal-poeta li jfittex l-ideal fil-ħajja u fl-ambjent ta’ madwaru, li konxju li qiegħed jinqered bil-mod il-mod minnu stess.

Filwaqt li StephenCachia jaqleb mill-vers tradizzjonali għal dak ħieles f’kitbietu, Patrick Sammut jippreferi l-istil ħieles għal kollox biex isensel l-opri tiegħu. It-temi ta’ Cachia huma varji għall-aħħar u jittrasportawk minn mergħa għall-oħra tal-ħsieb b’ħeffa ta’ l-għaġeb.

F’Patrick Sammut jidher ċar il-bniedem rett, il-kritku, l-analista li jagħmel dissett issa mhux mill-poeżiji ta’ ħaddieħor kif imdorrijin narawh jagħmel, imma mill-ħajja nnifisha li donnha żvijat fi triqitha u saħansitra mill-istess bniedem li donnu jehda bil-qirda ta’ l-ambjent ta’ madwaru. Huwa , iżda jirrifjuta li jilmah it-tmiem riesaq u jagħżel li b’sabar jistenna l-bidla lejn ħajja aħjar, lejn l-għarfien ta’ dak kollu sabiħ u l-apprezzament wara l-għarfien. Antoloġija li kapaċi ssiefrek fuq mewġietha minn estrem għall-ieħor u turik bla tlaqliq l-irkejjen oskuri ta’ l-eżistenza u timlik bl-ewforija mixtieqa li tgħin lill-bniedem biex jgħix tassew u mhux jeżisti.. Ixtruh!


Grazzi Therese.

Intervistat Alfred Palma

Memories of Recurrent Echoes (Alte Vestiga ta’ Anton Sammut) u Alfred Palma traduttur.

1. Inti ttraduċejt xogħlijiet ta’ kittieba llum mejtin u li għexu ’l bogħod minna temporalment. Għandi f’moħħi lil Dante, Shakespeare u Oscar Wilde. Huma wkoll kittieba barranin li kitbu f’ilsna oħra, mhux il-Malti. Issa għandna xogħol ta’ awtur Malti li għadu ħaj, miktub illum u bil-Malti, li inti qlibt għall-Ingliż. Xi tgħid dwar dan kollu?


L-awturi li semmejt, kollha kbar u ta’ fama mondjali, jien qlibt xogħolhom minn Ilsienhom g]all-Malti. Fil-każ ta’ Alte Vestiga, ippubblikat oriġinarjament bil-Malti, ħdimt mill-Malti għall-Ingliż. Dan għal raġuni sempliċi: meta qarjt din in-novella sabiħa u kolossali, innamrajt minnha. U kif, għidtlek drabi oħra, meta xi xogħol letterarju jogħġobni, insir inħobbu sinċerament.

2. Kif beda l-kuntatt tiegħek ma’ Anton Sammut jew viċi-versa?


Jum minnhom, Anton ċempilli u għarrafni li kien ippubblika novella massiċċa bil-Malti, li kien semma Alte Vestiga (kliem Grieg ghal “Fittex fil-Fond” ). Iżda sa dakinhar ma kontx għadni nafu. Qbadna taħdita twila, li minnha ntbaħt li għad Ii Anton kien żagħżugħ u, bħali, qatt ma kien rifes ebda universita’, iżda kellu fih baħar impressjonanti ta’ għerf u kultura, li għaġġibni. U meta qalli li xtaq jaqleb ix-xogħol tiegħu bl-Ingliż, għall-ewwel sinċerament, ma kontx se naċċetta minħabba impenji oħra. Il-ktieb kien voluminuż, fuq l-erba’ mitt faċċata…Iżda meta ftit jiem wara ltqajna u għaddieli kopja, u bdejt naqra, tant ix-xogħol għoġobni u saħħarni, li qtajtha li naċċetta li naqlibhulu.

3. Għaliex it-titlu Memories of Recurrent Echoes fil-verżjoni bl-Ingliż? Ladarba toħroġ traduzzjoni ta’ xogħol oriġinali, it-traduzzjoni tibqa’ tal-awtur innifsu jew issir xogħol ġdid mill-pinna tat-traduttur? Xi tgħid dwar dan?


It-titlu Memories of Recurrent Echoes kien ghażla ta’ l-awtur, mhux tiegħi. Dwar it-titlu għamilt is-suġġerimenti tiegħi u ħallejt f’idejn Anton. Ħaġa loġika li kull traduzzjoni ta’ kwalunkwe xogħol issir xogħol ġdid, li naturalment, ifakkar f’dak oriġinal u jippermetti l-konfront bejn l-oriġinal u t-traduzzjoni, l-aktar fejn tidħol sengħa letterarja u fedelta`.

4. Huwa ironiku li fl-Università ta’ Malta l-kors fit-traduzzjoni ilu għaddej għal xi snin issa, imma Alfred Palma għadu qatt ma ġie mistieden jipparteċipa fih? Huwa minnu dan u kif tirreaġixxi għal dan?


U jien ngħidlek li Alfred Palma QATT ma se jiġi mistieden biex jipparteżipa fil-kors tat-traduzzjoni mniedi mill-Università ta’ Malta . Ma tarax! Palma m’għandux it-timbru akkademiku ta’ traduttur, u l-arti tat-traduzzjoni jgħallmuhielek (!) fl-Università BISS u mhux titwieled miegħek (!). Madankollu nassigurak li ma qed ninkedd xejn ghal dan l-aġir. Issa l-Università drat tinjorani u jien ninjora lilha, u naħseb li hekk sejrin tajjeb!

5. Inti tiddeskrivi lilek innifsek bħala awtodidatta. M’għandekx kwalifiki universitarji u lanqas titli akkademiċi wara ismek. Minkejja dan urejt sa fejn tasal il-ħakma tiegħek fuq ilsna bħall-Malti, it-Taljan, l-Ingliż u l-Franċiż. Kif tirreaġixxi għal dan? X’hemm wara dan kollu, anki f’termini ta’ sagrifiċċji, enerġija, dedikazzjoni u l-bqija?


Iva, jien awtodidatta; u nemmen li kwalunkwe forma ta’ arti titwieled miegħek. Minnu, bit-tagħlim, ukoll Universitarju, it-talent li jkollok jista’ jibbenefika teknikament, iżda xorta waħda jibqa’ l-fatt li ċerta oriġinalità inerenti f’kull artist tiddgħajjef u titlef mill-oriġinalità meta tiġi soġġetta għal ideat ta’ oħrajn, li dawn ikunu wirtu wkoll minn għand ta’ qabilhom. Nerġa’ ngħidlek, l-ebda Univesità ma tagħmel artist. In-natura tagħmlu oriġinal; it-tagħlim iġagħlu jibni fuq ħaddieħor. Għaldaqstant ma nħossni inferjuri xejn minħabba l-fatt li jien awtodittata. Għallinqas inħoss li jien oriġinali! Wara dan hemm is-sagrifiċċji, sagrifiċċji kbar u tbatija fiżika u mentali; hemm il-fatt li ghax ma jkollokx ittri wara ismek titwarrab u titqies biss dilettant, u tiġi diskriminat vilment, kif ġejt (u għadni) diskriminat jien.

6. X’ifissru għalik rikonoxximenti bħalma huma l-Lauro Dantesco li ngħatajt f’Ravenna fl-2008, u issa l-Medalja għall-Qadi tar-Repubblika (2009)?


Il-Lauro Dantesco għalija kien l-ewwel katarsi kbira li taffietli l-morr li doqt hawn Malta; meta f’Ravenna, fl-Italja, is-sena l-oħra (2008), ġie rikonoxxut dak li għamilt kemm g]all-Ilsien Taljan u kemm għal dak Malti, meta qlibt f’Ilsienna id-Divina Commedia ta’ Dante. F’Malta, minħabba r-raġunijiet li semmejtlek hawn fuq, u ħajr għal doża qawwija ta’ għira, dan ix-xogħol baqa’ jingħata l-ġenb u ftit li xejn importanza. Qisu ma sar xejn. Il-Lauro Dantesco wera mod ieħor. Il-Medalja għall-Qadi ghar-Repubblika, li ngħatajt ftit ilu, wara snin twal li kont ili li ġejt rikmandat minn Kunsilli, Għaqdiet u nies serji u ta’ l-affari tagħhom, kienet ukoll katarsi għalija għax, saflaħħar, xi forma ta’ rikonoxximent minn pajjiżi waslet ukoll!

7. Kif jgħaddi l-jum tiegħu Alfred Palma?


Il-jiem tiegħi ivarjaw skond xi jkolli nagħmel. Kif inqum kolazzjon ħafif u nara x’neħtie[ id-dar, barra jew ġewwa. Imbagħad sagħtejn kitba, xi kritika letterarja u x’naf jien. Pranzu ħafif u aktar xogħol ta’ kitba jew qari. Imbagħad sagħtejn pjanu, mixja twila, ikla oħra ħafifa u aktar kitba. Xi nofs il-lejl naqbad ktieb u malajr insib ruħi fi ħdan Morfew. Xi drabi nvarja b’xogħol fil-ġnien, jew xogħol ta’ handyman f’dari stess…tibjid, żebgħa eċċ. u daqqiet nintefa’ npinġi Naturalment ikun hemm dik l-attività soċjail li tinqala’ minn żmien għal żmien, kif ukoll parteċipazzjoni bħala membru f’diversi kumitati jew għaqdiet, kif ukoll f’Radju Hompesch, ir-radju tal-komunità Żabbarija.

8. Xi tgħid dwar kwistjonijiet bħalma huma ċ-ċensura fuq naħa, u dik li xi wħud iqisu bħala psewdo-letteratura li qed tfaqqas dan l-aħħar fil-qasam lokali? Fuq naħa l-bniedem huwa liberu li jesprimi dak kollu li jixtieq, imma fuq l-oħra huwa żbaljat li tingħata l-etiketta ta’ letteratura anki lil kitbiet li ma joqorbu lanqas ftit lejha, u saħansitra jiġu ppremjati bl-ogħla rikonoxximenti lokali. Kif tirreaġixxi għal dan?


Dwar iċ-ċensura kemm-il darba esprimejt ruħi. Jien kontra ċ-ċensura fil-prinċipju, għax nemmen li bniedem adult u matur għandu d-dritt sagrosant għall-għażla ta’ x’jagħmel, x’jara u x’jaqra. Iżda hawn jidħol punt delikat. Min hu tabilħaqq matur? X’juri li bniedem hu matur? L-ammont ta’ snin ma jindikax kemm int adult! B’hekk, l-aħjar li wieħed jista’ jagħmel hu li javża lil dak li jkun dwar dak kollu li jista’ jagħmillu ħsara, fiżika, mentali, morali u spiritwali; imbagħad iħalli f’idejh dwar awto-ċensura. Għax l-impożizzjoni fuq il-libertà hija kontro-produttiva, u taf tkun distruttiva! Dwar il-psewdo-letteratura li qiegħda toħoġ daż-żmien, inħoss sinċerament li qed tiżżeffen fin-nofs iċ-ċensura biex is-sensazzjonaliżmu (li għandu l-benefiċċji finanzjarji tiegħu) jagħmel impatt akbar. Letteratura li toffendi għandha tiġi pubblikata b’riservi kbar, b’rispett lejn id-dinjità, lejn is-sentimenti tal-qarrej. Imbagħad sta għal dan li jwarrab jew jeżalta dan it-tip ta’ letteratura li, kif ġa għidt, fl-aħħar mill-aħħar għandha biss għan wieħed: sensazzjonaliżmu rħis li bih wieħed jikseb notorjetà u jdawwar lira tajba!


9. Kif tirreaġixxi jekk ngħidlek li mhux veru hawn Malta jaħkmu fuq kollox iċ-ċrieki tal-ħbieb, anki fejn jidħlu “kritiċi”, ġurija ta’ konkorsi, ġurnalisti, pubblikaturi, u l-bqija?

Jekk tgħidli li hawn Malta ma jeżistux klikek jew ċrieki tal-ħbieb naħseb li tkun trid tiċċajta. Kemm jien u kemm int nafu, bħal ma jaf kulħadd, li hawn Malta bosta nies, f’kull fergħa u f’kull qasam tal-ħajja u ta’ l-arti, isibu xortihom ħajr għal ħbieb influwenti li jdaħħluhom fiċ-ċirku tagħhom biex minn ġo fih igawdu isem, fama u flus. Min, għal xi raġuni jew oħra, ikun barra minn dawn iċ-ċrieki ikollu jibqa’ jċejjaq u jaqta’ bi snienu, u jikkonsla bil-frak li jaqa’ minn fuq il-mejda. U dan hu partikolarment flagranti fejn jidħlu kritika,ħatriet, konkorsi, pubblikazzjonijiet u l-bqija.


Patrick Sammut