Thursday, May 24, 2012

A Roma i libri delle Edizioni Eva di Venafro in esperanto

































Presentazione a Roma di pubblicazioni delle Edizioni Eva. La casa editrice venafrana presenta lunedí 28 maggio, alle ore 18, nella sede del Gruppo Esperantista Romano, Via S. Dorotea 23, secondo piano, (posta elettronicaesperanto.roma@esperanto.it) le ultime pubblicazioni esperantiste. Numerosi sono infatti i libri in esperanto o sull’esperanto pubblicate dalla nota casa editrice molisana.
Ecco qualche titolo dei piú recenti: Mirikoj (Myricae) di Pascoli, nella traduzione di Nicolino Rossi; Aŭskultu Ĉoĉarujon (Ascolta la Ciociaria) di Libero De Libero, Simplegadoj aŭ la nokto (Simplegadi o la notte) di Carmine Brancaccio, Ĉe la temporando (Alla riva del tempo) di Giuseppe Napolitano, in edizione bilingue, con traduzione di Amerigo Iannacone,L’amore e l’ameba (La amo kaj l’ amebo) di Baldur Ragnarsson, in edizione bilingue con traduzione italiana di Nicolino Rossi e testo a fronte; poi ilManuale di Esperanto di Amerigo Iannacone. Molti altri titoli sono in catalogo, di poesia, narrativa, linguistica ed altro.
Dopo un’introduzione di Giorgio Denti, presidente del Gruppo Esperantista Romano, i libri saranno presentati da Amerigo Iannacone, esperantista e direttore editoriale delle Dizioni Eva. Previsti interventi dei Carmine Brancaccio e Giuseppe Napolitano.

Monday, May 21, 2012

Riflessione sulle foto di Enrico Nicolò


Scrivere - 4, 2010 di Enrico Nicolò

Stando di fronte alle foto di Enrico Nicolò non si sa esattamente se si sta guardando l’orizzonte (o quella linea elusiva tra terra, mare e cielo) o il più profondo angolo dell’io. Sono immagini che tante volte fungono da invito alla conversazione con l’io stesso. Continuano a riemergere nella propria mente o a riapparire ogni volta che ci si trova in compagnia della propria solitudine. Hanno anche un’eco, un riverbero molto forte che continua a richiamare dentro l’essere di chi le guarda o le osserva a lungo. Fanno ricordare il rapporto tra il qui e l’ora, e l’altrove; ma anche la dialettica tra una dimensione che si crede di conoscere, e l’altra che si crede di non conoscere. Osservare tali foto è come un salto nel nulla o viceversa, un salto nel tutto: tutto quello che ci avvolge anche se ne siamo consapevoli parzialmente; nulla, perché gridano la verità, quella che tutto alla fin fine verrà ingoiato da un buco tutto bianco o tutto nero. Ricordano pure, anzi quasi gridano nel loro poetico silenzio il fatto ineluttabile che l’uomo qua è solo di passaggio e che la destinazone è diversa; si guarda altrove.
Intanto, le foto di Enrico hanno vinto il primo premio della sezione Fotografia al Premio d'Arte Biennale Internazionale di Asolo.

Vedere i link: www.enriconicolo.it
                       www.biennaleasolo.org