Sunday, September 26, 2010

Una festa di libri (2)

Ricevo regolarmente da amici scrittori sia maltesi sia dall’estero libri di poesia o di letteratura in generale.

· Direttamente da Roma mi e` arrivata una copia del libro, appena uscito, Impressioni d’Abruzzo – Fossacesia: fotogrammi interiori di Enrico Nicolo`. E` prima di tutto un libro che lega intimamente insieme l’arte della parola a quella dell’immagine. E di immagini, o meglio fotografie (sia in bianco e nero, sia a colori) ce ne sono

parecchie, scattate dalla macchina fotografica di Nicolo`. Come si scrive nella pagina introdutiva il libro ci offre “suggestioni visive generate dall’affacciarsi, come da finestre diverse, su altrettanti scenari naturali o angoli particolari” dell’Abruzzo. Sono sicuramente fotografie che portano alla contemplazione della bellezza del creato, portando così l’uomo alle vette più alte, sia intellettualmente, sia spiritualmente e fisicamente.
Sono percio` immagini che parlano del paesaggio ma anche dell’uomo, e che ci presentano una realta` fatta da colori, forme, panorami, e gesti differenti. Sono anche fotografie-pitture.

Questo libro-esposizione si divide in 6 temi:

1. Paesaggi interiori;

2. Angoli e segni;

3. Solitudine del viandante del tempo;

4. Partiture cromatiche;

5. Suggestioni;

6. Figure retoriche visive.

Le foto vanno dal 1979 al 2009, ma la maggioranza appartengono al periodo 2008/2009. Enrico Nicolo` si e` laureato in ingegneria elettronica seguendo l’indirizzo di sistemi di telecomunicazione. Ricercatore scientifico, ha pubblicato numerosi articoli su riviste e atti congressuali nazionali e internazionali. Scrive anche racconti, poesie, pensieri e storie di famiglie, anche a carattere di ricostruzione genealogica. E` anche studioso di composizione visiva e linguaggio della comunicazione fotografica, ed e` fotografo “fine art” non professionista. Come e` evidente da Impressioni d’Abruzzo – Fossacesia: fotogrammi interiori, tende a creare immagini che superino la rappresentazione del soggetto raffigurato per divenire espressione di sentimenti personali e allo stesso tempo universali.

· Mia amica e poetessa dalla Romania, Nadia-Cella Pop, e il traduttore Dragos, mi hanno spedito una copia della collezione di poesie bilingue (francese e italiano), Mezza Voce (2003), della poetessa francese Thérèse de Vos. Si trovano 40 poesie tradotte dal francese in italiano grazie a Livio Missir de Lusignan. Nella sua nota introdutiva, René Varennes, Presidente Fondatore della “Foresta dei Mille Poeti”, parla dell’atmosfera musicale dei versi della de Vos, difficile da tradurre nella lingua di Shakespeare, ma facile da rendere in italiano. Scrive anche della dimensione mistica di queste poesia che la assomiglia a un tema di Beethoven o di Ciaikowskij.

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