“La poesia è quando un'emozione ha trovato il suo pensiero e il pensiero ha trovato le parole” sosteneva a ragion venduta il poeta statunitense Robert Lee Frost. È quanto Patrick J. Sammut ha cercato di fare nella sua opera “Riflessi”(Volturnia Edizioni”), dando forma e colore alle emozioni e traducendole in parole, per rendere partecipi anche gli altri del suo ricco mondo interiore. Questa raccolta di versi e pensieri che abbraccia il periodo dal 2012 al 2020, ben otto anni di riflessioni, è frutto della passione per la letteratura dell’artista maltese, che ha però scritto i suoi componimenti in lingua italiana. Patrick J. Sammut ha molta familiarità con l’italiano, in quanto ha studiato anche all’Università degli Studi di Firenze ed è docente di maltese e anche italiano a Malta. Il libro si compone di dieci capitoli, che interessano temi apparentemente distanti tra loro, ma che in realtà si intrecciano in un’unica composizione, testimonianza di vissuti carichi di umanità. Il ricordo struggente dell’amico Americo, il cui “… ricordo viaggia...come eco che riverbera all’infinito” apre il florilegio, che poi si addentra nell’esplorazione di temi sempre attuali e pregni di una forte carica emotiva come quello del “Covid 19” che “Rallenta il genere umano che guarda dietro i vetri” e che lascia “Niente riposo per noi vivi…insieme abbiamo trovato rifugio nei nostri gusci… Insieme abbiamo visto la primavera mutare in un autunno” o dell’immane tragedia dell’Olocausto. “La poesia è come l'acqua nelle profondità della terra. Il poeta è simile a un rabdomante, trova l'acqua anche nei luoghi più aridi e la fa zampillare” sono le parole dello scrittore Alberto Moravia. La poesia infatti non è solo il canto della bellezza, come si evince dagli scritti di Patrick, ma in quanto fonte privilegiata di comunicazione ha il diritto e dovere di addentrarsi anche in questioni dolorose, ferite sempre aperte, per tenere accesa la memoria segnata anche dai luoghi dell’orrore nazista dove “Un’aria pesante/pende da centomila cipressi”. Questa consapevolezza deve però “creare un futuro-tela a colori/non in bianco e nero”. Alcune poesie sono dedicate alle festività, con un occhio speciale a quelle religiose del Natale “…quando l’albero di Natale/ sembrava altissimo /e tutta la famiglia/aiutava a renderlo magico/con luci e colori di ogni tipo” e della Pasqua “vicino …quest’alito divino, genuino/si tocca la pace, lontana ogni strage…”. “La poesia è una presenza gentile…un sorriso leggero” per Patrick, che accarezza momenti di dolcezza parlando del figlio “Nel tuo piccolo ho sentito/il battito della terra/magma presente…”, “mentre respiri figlio, caro figlio mio,/ti guardo nel silenzio e nel silenzio/io imparo…”. In questo percorso in versi troviamo anche “la speranza,/linfa che rigenera/in questa terra umiliata…”. Consiglio quindi di trovarsi “…un posto tranquillo,/ una sedia comoda/ … per nutrirsi/ con tutti i sensi” e lasciarsi trasportare nel mondo di “Riflessi”.
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