Un incontro, che si preannuncia di notevole interesse, si terrà sabato 27 novembre prossimo, alle ore 17, nella Biblioteca Comunale “De Bellis-Pilla” di Venafro, e riguarderà il poeta e scrittore lucano Rocco Scotellaro. Ne parlerà lo scrittore Amerigo Iannacone.
L’incontro apre un ciclo di ventuno incontri – organizzati da Virginia Ricci – dal titolo “Emozioni - letture e critica letteraria”, che si terranno tra novembre 2010 e giugno 2011 e che vedranno coinvolti scrittori, poeti, critici letterari, storici. Tra gli autori di cui si parlerà: Oriana Fallaci, Dino Campana, Sandro Penna, Francesco Jovine, Alda Merini, Ignazio Silone. Relatori: Antonio Santoriello, Giuseppe Napolitano, Mario Matteo, Giuseppe Vera, Rita Iulianis, Domenico Riccio e numerosi altri.
Dopo l’incontro su Scotellaro, quello successivo ci sarà sabato 4 dicembre, quando lo scrittore Aldo Cervo parlerà di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Rocco Scotellaro, uno dei poeti piú significativi e piú autentici non solo della Basilicata ma di tutta l’Italia, nacque a Tricarico, in provincia di Matera, nel 1923. e morì a Portiici, a soli trent’anni, nel 1953. Di lui disse Eugenio Montale: «Rocco Scotellaro ha potuto lasciarci un centinaio di liriche che rimangono certo tra le piú significative del nostro tempo [...] in lui l'impasto tra la vena che direi internazionale e la vena popolare hanno trovato un’insolita felicità d’accento».
Una delle sue poesie più note è “La mia bella Patria”: «Io sono un filo d'erba / un filo d'erba che trema / E la mia Patria è dove l’erba trema. / Un alito può trapiantare / il mio seme lontano.»
Nell’immagine: Rocco Scotellaro in un’incisione di Carlo Levi.
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